Viaggiatori (incoscienti) come noi: Cristoforo Colombo

Questo SPECIALE (e gli altri che seguiranno) è dedicato a tutti quei grandi personaggi che hanno avuto una vita contraddistinta dall'amore per il viaggio e l'esplorazione, e dalla relativa dose di inafferrabile incoscienza propria di tutti i veri amanti dell'avventura.

CRISTOFORO COLOMBO




Perchè Viaggiatore: scoperta dell'America

Perchè Incosciente: al posto del percorso seguito da tutti in quel periodo per raggiungere le Indie ne sceglie uno alternativo, e questa sua intrepida decisione l'ha fatto entrare di diritto nella storia dell'umanità.

TRA ROCCE, CASTELLI E TORRACCHIE pt.1

Il percorso venne stato stabilito il giorno precedente.
L'appuntamento fissato alle 9:30 sotto casa di Gabriella.
Alle 9:30 precise si parte, senza deroghe.
La partenza avvenne, infatti, alle 11.

Angelo salì in macchina dove Fabio e Antonio,
stanchi dell'attesa, stavano bestemmiando
per il suo ritardo e chiese:
"Allora, dove si va?"
Prontamente Antonio tirò fuori la mappa e gli appunti
"Catignano, Vicoli, Cugnoli,Civitaquana, Brittoli,
Ofena, Capestrano .. poi Castiglione a Casauria e
in serata Caramanico, dove c'è la Festa dei favoni".

Si, sicuro ..

Preso l'asse attrezzato, i nostri si diressero
immantinente verso Catignano.

Accolti dallo splendido campanile mancante di
chiesa, riscontrarono in Catignano il classico paesino
dell'entroterra, dove il gusto del mattone
vivo in quella calda giornata d'estate risaltava nel
paesaggio assolato, dove la vita scorre tranquilla
tra il bar, il panificio, la chiesa .. e basta.

Ad emozionarli dopo tutta questa atmosfera di
placida tranquillità, intervennero prontamente
membri delle Forze dell'Ordine chiedendogli le
generalità, Fabio colto alla sprovvista, rispose
"Non ho i documenti dietro, li ho lasciati in macchina!"
Loro si fidarono.
Fabio sarebbe potuto essere chiunque.
Però, per fortuna, era Fabio.
In tutto questo, un costante sudore freddo
percorse la pelosa schiena di Angelo.
Antonio chiese poi ai Carabinieri "La strada migliore per Vicoli".

Dal diario di bordo:
Catignano, paese del popolo, cultura agricola,
chiesa fregna, carabinieri paura.

Sbollita un pò di paura e confortati dal primo
obbiettivo raggiunto, si dirigettero, come da
programma, verso Vicoli, paese fantasma che non
raggiungeranno mai, infatti la prossima tappa diventò Cugnoli.
La macchina dei nostri eroi in terra straniera venne
tenuta d'occhio dalle suddette Forze dell'Ordine di
Catignano per tutto il percorso fatto dai nostri eroi fino a Cugnoli.

Arrivati a Cugnoli i 3 vengono subito galvanizzati
dalla scritta inneggiante a Bartali, un vero tuffo
nel passato che si dimostrò in seguito solo un
piccolo assaggio della vera e propria esperienza
storica che li aspettava da lì a poco! Percorrendo
l'unica strada che attraversava longitudinalmente tutto
il borgo, arrivarono in uno slargo su cui si affacciava
la chiesa di S.Stefano, vero centro cittadino con affissi
alla parete l'orologio e il monumento ai caduti e dal
finestrone quattrocentesco .. che presentava una pecca
non da poco: un campanile in ferro battuto a dir poco ridicolo!
Questo fatto sconvolse pesantemente l'anima dei nostri viaggiatori!

Ancora delusi, tornarono sui loro passi, quando Fabio,
preso da un moto irresistibile di curiosità, si incuneò
in una viuzza e .. ci fu la prima grande scoperta della
giornata: un campanile nascosto nella parte posteriore
della chiesa! Finalmente era legittimata da un suo campanile!
Ma quando si parlava di scoperta, non ci si riferiva
al campanile, bensì a quello che c'era inciso sulle sue
bianche pareti rocciose!
Simboli Templari si mostravano ai loro occhi
perfettamente visibili ed intatti!

In questo momento si raggiunse il primo picco
della giornata, i nostri non stavano più nella pelle
per la contentezza e meraviglia! I TEMPLARI A CUGNOLI!

Dal diario di bordo:
Cugnoli, sorpresa inaspettata: segni Templari (Ugo di Pagani),
due carabinieri e un poliziotto (tranquillo).

L'eccitazione ci mise un pò a sbollire, ma chissà
cos'altro li attendeva nel proseguo del viaggio
(se in un piccolo borgo come Cugnoli c'erano i Templari ..),
così i nostri viaggiatori incoscienti ripresero il viaggio
per Civitaquana fino a trovare un bivio come spesso se
ne trovano nella vita .. destra o sinistra? Destra o sinistra?
.. Destra, e questa scelta li portò totalmente fuori dal
percorso pazientemente curato nel giorno precedente.

Attraverso uno sterrato interminabile di ciottoli e
pietre che mise a dura prova le sospensioni della
loro coraggiosa vettura, immersi nei colori del panorama
precedentemente ammirato, confondendosi in esso
riuscirono infine, dopo mille preoccupazioni e litigate
estemporanee per la cattiva decisione presa al bivio,
a raggiungere il tanto amato asfalto, e da lì a poco,
in cima ad una vetta, si mostrò ai loro occhi curiosi,
un cumulo di pietre aggrappate ad essa.





Man mano quelle pietre si dimostrarono essere case,
quelle case essere molte case, e quelle molte case essere Corvara.

Parcheggiata la macchina ai piedi del monte, incominciò
la scalata per raggiungere il centro abitato.
Tra capitelli, scale e sterpaglie notarono una mancanza:
la mancanza di presenza umana.
Corvara rappresentava la cosiddetta città fantasma tanto
desiderata dal vero esploratore, totalmente disabitata a parte
l'unico anziano residente lì; attraversandola, lo spettacolo
che continuamente si ripresentava alla vista era un qualcosa
di affascinante ma anche per certi versi agghiacciante: case
prima ricolme di calore umano erano adesso svuotate da esso
a causa dell'industrializzazione e della corsa alle città,
lasciate a sè stesse, cadenti, totalmente aperte a chiunque volesse visitarle.








Bottiglie abbandonate, bollette scadute da decenni,
giornali non più in produzione, qualche chiodo alle
pareti nude, accessori impensabili al giorno d'oggi come
il cesso nell'armadio. E quant'altro.




In futuro, la modernità che la denudò, la rivestirà con
vestiti di seconda mano. Ma adesso è lì, con le sue sole
spoglie, e continua ad attrarre l'occhio del passante.



Tornando ai nostri avventurieri, c'è da notare che
innanzi a cotanto spettacolo, essi non sapevano da
dove cominciare l'esplorazione, tante erano le attrattive
che catturavano la loro innatà curiosità.





Tra l'altro si fermarono a contemplare i monti su un dirupo,
dove Angelo asserisce di aver visto una coppia di daini in
lontananza, ebbero il loro lauto ristoro pranzando in
piazzetta, e, quando si trattò di lasciare Corvara e riprendere
l'avventura, una domanda si posero: "Chissà cosa resterà di
questo paese tra 10 anni, chissà se lo riconosceremo ancora .."
"Eh, si .." "Già!".

FINE PRIMA PARTE

Da qui si parte ..

"Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati. Dove andiamo? Non lo so, ma dobbiamo andare."

Jack Kerouac

Un saluto a te, oh viaggiatore ...

Senza perder tempo, veniamo alle presentazioni :

Siamo tre quasi architetti, che molto spesso, stanchi del glamour cittadino, vanno alla ricerca delle radici della semplicità.

Asfalto? Cemento? Discoteche? Negozi? Centri commerciali? Grattacieli? NO!

Se siete viveur metropolitani uscite subito da qui, questo blog non fa per voi!

NOI SIAMO AVVENTURIERI...

Si, viaggiare ... evitando le buche più dure ... ?

NO! Noi vogliamo lo sterrato, le salite, i crepacci, città fantasma, castelli diroccati, torracchie.

Ma, al contrario di come molti potrebbero pensare (giustamente), non intraprendiamo il viaggio con la coscienza di quello che andremo a vedere, non abbiamo mete specifiche, depliant informativi, tomtom .. eh no, caro amico .. che siamo stupidi? Si, o meglio, incoscienti!

Quindi, considerato tutto questo, siamo così magnanimi da renderti partecipe delle nostre scorrerie. Se sei coraggioso come noi, SEGUICI.